Ogni giorno, muovendoci tra le nostre vie, scopriamo tanti segni di un essere quotidiano che non ci piace. Io sono convinto che sia a partire dai comportamenti nelle cose di ogni giorno che possiamo tentare di migliorare la nostra esistenza.
Il nostro esempio, spesso, lo sottovalutiamo.
Spesso sottovalutiamo che le nostre azioni vengono guardate dagli altri, nel bene e nel male, e che esse possono trasmettersi come un virus letale, o come un benefico medicinale.
Per primi dobbiamo chiederci se quello che facciamo è un buon esempio per la nostra comunità e la nostra civiltà. Dobbiamo farlo con intelligenza, con realismo e pragmaticità.
Ma dobbiamo imparare, e questo è davvero difficile, a reagire anche all'inciviltà altrui. Non accettare una scorrettezza stradale è un piccolo grande segno che, ad altri livelli, non accetteremo per cose ben più gravi.
Non è un caso che le civiltà che dimostrano maggiori virtù siano anche quelle che appaiono tali nell'aspetto delle cose più semplici.
Dunque non lasciamoci scoraggiare, non lasciamo che la nostra terra, la nostra casa, possano essere infangate, iniziando noi stessi a mantenere le scarpe pulite.

Claudio G.

martedì 6 novembre 2007

A tuti i Veneti !

Basta co on stato de cui a se vergognemo

Dovemo esèr orgołjosi de esèr Veneti!

pi de mile ani de Republica independente, dal 1866 anexa ała Italjia co'l ingano e intimidasion, 141 ani de cołonizasìon: scòłe, institusiòn publike, polisia, GdF, questure, tribunałi... co el 90% de personal italjian (no-veneto); obligo deła łengoa italjiana scançełando ła nostra łengoa dixendo ke ła xe on diałeto de ona łengoa (el italjian) inventà dopo!

Riapropriemose deła nostra identità, deła nostra storia, deła nostra łengoa!

A Montecio Major, Xobia 8 de Novenbre 2007, hora 9.00 de sera
Vien anca TI!
prexentasion publica de idee e projeti concreti par el nostro futuro
movimento independentista "IVENETI"
intel łocale publico Pub-Tratoria-Pizzeria DeiDei
via dei Albari (visin al polisportivo, sora al supermarkà Alì), Montecio Major, Vicensa.

Comunicasion stanpa (in italjian):

A tutti i Veneti, a tutti quelli che vedono fosco il futuro per se e per i loro figli, ai lavoratori che vedono eroso il potere d’acquisto, agli artigiani, i commercianti e gli imprenditori che si vedono vessati fiscalmente e da una giungla di leggi che sembrano fatte per distruggere il nostro tessuto economico, talmente tante che per cui è facile usarle come strumento di ricatto; ai Veneti che sono emigrati o che sanno che dovranno emigrare da una terra che non assicura loro un futuro, ai quali non riconosce l'impegno nello studio e la ricerca; a tutti quelli che riconoscono come il nostro territorio sia stato colonizzato dove le istituzioni sono nelle mani di non veneti: Questure, Polizia, GdF, Tribunali, fino alle scuole, dove la nostra identità di Veneti, di Popolo, è stata sistematicamente repressa nascondendo la nostra storia e vietando la nostra lingua; a tutti quelli che vedono nella TV il media che trasmette il degrado per meschini fini di commercio, a chi vede l'informazione nascosta, pilotata e lottizzata dai partiti, e imbavagliata quando tenta di dire la sua; a quelli che hanno la percezione che la scheda elettorale sia più utile in bagno, a tutti quelli che sono delusi dalle chiacchiere sull’autonomia e le ipocrisie del “federalismo fiscale”.
A tutti voi, noi diciamo che la misura è colma, e non ci sono più margini per tollerare ulteriormente la nostra situazione di Popolo annesso da 141 anni ad uno stato che non ci appartiene ed è erede delle mire espansioniste dei Savoia che ci invasero e colonizzarono con l'inganno e la truffa (chi non lo sa cerchi con google "truffa 1866": http://www.google.com/search?q=truffa+1866).



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